Nuova Riveduta:

Numeri 19:19

L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi l'impuro si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà puro la sera.

C.E.I.:

Numeri 19:19

L'uomo mondo spruzzerà l'immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le vesti, si laverà con l'acqua e diventerà mondo alla sera.

Nuova Diodati:

Numeri 19:19

L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno; nel settimo giorno l'uomo impuro si purificherà: laverà le sue vesti, laverà se stesso nell'acqua, e alla sera sarà puro.

Riveduta 2020:

Numeri 19:19

L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si laverà le vesti, laverà sé stesso nell'acqua, e sarà puro la sera.

La Parola è Vita:

Numeri 19:19

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Numeri 19:19

L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi colui ch'è stato immondo si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua, e sarà puro la sera.

Ricciotti:

Numeri 19:19

In questo modo l'uomo mondo purificherà l'immondo al terzo ed al settimo giorno; l'uomo purificato al settimo giorno laverà sè e le sue vesti, e rimarrà immondo fino alla sera.

Tintori:

Numeri 19:19

Dopo che l'uomo puro ha asperso così l'immondo al terzo e al settimo giorno, chi fu purificato al settimo giorno si laverà le vesti e il corpo e sarà immondo fino alla sera.

Martini:

Numeri 19:19

E in tal guisa l'uomo mondo aspergerà l'immondo il terzo dì, e il settimo: e questi essendo espiato il settimo giorno, laverà se stesso, e le sue vesti, e sarà immondo fino alla sera.

Diodati:

Numeri 19:19

Quell'uomo netto adunque spruzzi l'immondo, al terzo e al settimo giorno; e, avendolo purificato al settimo giorno, lavi colui i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sarà netto la sera.

Commentario abbreviato:

Numeri 19:19

11 Versetti 11-22

Perché la legge ha definito un cadavere come una cosa contaminante? Perché la morte è il salario del peccato, che è entrato nel mondo per mezzo di essa e regna in forza di essa. La legge non poteva vincere la morte, né abolirla, come fa il Vangelo, portando alla luce la vita e l'immortalità e introducendo così una speranza migliore. Come la cenere della giovenca indicava i meriti di Cristo, così l'acqua corrente indicava la potenza e la grazia dello Spirito benedetto, che è paragonato a fiumi di acqua viva; ed è per opera sua che la giustizia di Cristo viene applicata a noi per la nostra purificazione. Coloro che si ripromettono di trarre beneficio dalla giustizia di Cristo, ma non si sottomettono alla grazia e all'influenza dello Spirito Santo, non fanno altro che ingannarsi; non possiamo essere purificati dalla cenere, se non dall'acqua corrente. Che utilità possono avere queste nomine, se non si riferiscono alle dottrine sul sacrificio di Cristo? Ma confrontandoli con il Nuovo Testamento, la conoscenza che se ne ricava è evidente. Il vero stato dell'uomo decaduto è mostrato in queste istituzioni. Qui impariamo la natura contaminante del peccato e siamo avvertiti di evitare le comunicazioni malvagie.

Riferimenti incrociati:

Numeri 19:19

Ef 5:25-27; Tit 2:14; 3:3-5; 1G 1:7; 2:1,2; Giuda 1:23; Ap 1:5,6
Nu 19:12; 31:19; Ge 2:2; Lev 14:9

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